Foto di rito sotto la cattedrale e poi escursione a piedi in città, facendo un pò fatica a mettere un passo dietro l'altro. Visita alla Fondaçion Mirò e ai bagni arabi, poi incontro con Dona e più tardi con Hervè, che ci aiuta a gonfiare una ruota di un carrellino che non ha retto alle temperature africane degli ultimi giorni.
Dopo aver superato indenni i 400 km di costa maiorchina veniamo spappolati dai 400 metri di trasbordo via terra fino al traghetto.
Al check-in la ragazza del banco ci guarda interdetta quando le diciamo dei kayak: "Piragua? No la conozco".
Sudando l'ultima maglietta pulita riusciamo a conquistare un rettangolo di moquettes al ponte n. 8 e prima di crollare dal sonno ci ingozziamo di una mistura di piatti locali annaffiati di birra e gazpacho!
The last 4 miles paddle with a slow rhythm and a bit sad. We reach the Dock Ca'n Barbara from where we had started same days ago, so fast time to seem only few hours, not days.
Pictures under the cathedral and then a foot excursion to the city, little hard to put a footstep behind the other. We visit the Mirò Foundation and the Arabic baths, then we have a meeting with Dona and later with Hervè, that helps us to inflate a wheel of a trailer that has not held up to the African temperatures of the last days. After having paddled the 200 miles of the coast we are pulped by the 400 meters to transfer the kayaks up to the ferry. At the check-in, the girl of the company looks us blanck: "Kayak? I don't know it!"
With the last clean shirt, we succeed in conquering a rectangle of moquettes to the bridge n.8 and before collapsing we hav a last dinner with a mixture of local dishes, beers and gazpacho!
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