SUMMER SEA KAYAK EXPEDITION

In agosto 2011 effettueremo il periplo di Maiorca...
sempre in kayak da mare e sempre in campeggio nautico...
per completare così tutte le Isole Baleari...
un arcipelago fantastico...
Tatiana e Mauro

Abbiamo navigato con: Beatrice e Gregorio De Zorzi, Henry Weir, Mariangela Mineri,
Raffaele Di Donna e Sergio Cappucci.

Guarda il percorso sulla mappa... - Looks at the trip on the map...

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domenica 13 novembre 2011

I magnifici 8 su Radio Popolare - parte 1

Pubblichiamo gli articoli inviati a Radio Popolare per la trasmissione "Tre uomini in barca".
Un riassunto del viaggio a Maiorca in 5 puntate per 5 post corredati da 5 foto.
Questa è la prima:


Ehilà della Barca! Spero vogliate perdonarci, ma prima di partire e durante il viaggio non siamo riusciti a scrivere neanche una riga! Eravamo troppo presi a pagaiare per completare il giro dell’isola di Maiorca.
Cerchiamo di recuperare ora, con qualche scritto postumo.
…Siamo in otto. Mauro ed io (che mi chiamo Tatiana) abbiamo già scritto per la Barca lo scorso anno durante il periplo dell’isola di Creta.Si sono aggiunti quest’anno altri intrepidi kayakisti, che compaiono in ordine sparso nella foto di gruppo: Raffaele, detto "Papele 'o marenaro" per le sue origini partenopee, mio fratello Sergio, un genio incompreso che ha insegnato a tutti l’arte sopraffina della pesca alla traina, Mariangela da Cremona, una canoista fluviale al suo primo viaggio per mare, Henry lo scozzese, uno spassoso compagno di altri viaggi in Grecia, e la più simpatica coppia del nord-est, Beatrice e Gregorio, due amici di Trieste che hanno assicurato alla combriccola liquori e risate per l’intera durate del viaggio.
Ci siamo dati appuntamento a Legnano in una calda giornata dei primi di agosto, il 5 per la precisione, e dopo avere sistemato tutti i kayak sul barre di tre auto siamo partiti alla volta di Barcellona: una trasferta massacrante durata oltre 30 ore perché hanno fatto ostruzionismo le candele di un'’auto, che abbiamo dovuto sostituire in un piccolo paesino francese. Arrivati nella capitale catalana abbiamo lasciato le auto nel parcheggio del porto ed abbiamo cominciato a pensare che oltre alla fatica, al caldo, alle code, ai caselli, al traffico poteva anche rimanere del tempo per divertirsi.
Ancor prima della data fissata per la partenza i preparativi avevano invaso la casa e la mente e per qualche settimana non eravamo riusciti a pensare ad altro. E’ un po’ così per ogni viaggio che si rispetti, ma in kayak bisogna anche pensare a come fare entrare tutto nei gavoni. E’ una piccola barchetta, senza vela e senza motore, ma c’è spazio per ogni cosa, a saperla stivare con attenzione. Oltre a pagaia, giubbotto, paraspruzzi, calzari e costume, riusciamo a farci stare un kit di primo soccorso, una cima di traino, il fornelletto da campo, la tenda, il materassino, il sacco a pelo, la cambusa, i vestiti di ricambio, il diario ed un libro da leggere;… l’unica precauzione è assicurarsi che le sacche stagne non abbiano buchi!
Insomma, il viaggio comincia sempre con largo anticipo e poi arriva finalmente il giorno della partenza, dell’appuntamento con gli amici di avventura, della trasferta in auto fino a Barcellona, del carico dei kayak sul traghetto per Maiorca, della notte in traversata a leggere le ultime notizie sulle guide turistiche e sulla carta nautica… e dell’arrivo a Palma de Mallorca!
Finalmente siamo sull’isola ed il nostro viaggio può entrare nel vivo!

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